giovedì 14 maggio 2009

Basilicata: continuano ad emergere probabili Segni Templari

Dalle ultime ricerche del giovane storico Potentino, D’Andrea Giovanni, sarebbero emerse altri segni riconducibili ai Templari, in alcuni comuni vicino Potenza: a Pietragalla oltre alla presenza delle croci templari sulla chiesa madre, risulta essere presente anche all’interno dell’arcata del palazzo ducale una croce potenziata, una croce che veniva anche usata dai templari; mentre a Picerno alcuni elementi farebbero ipotizzare una presenza templare a partire da croci molto simili a quelle templari incastonate ai piedi di un grande palazzo sotto l’antica chiesa dell’Annunziata, e nel portone della medesima chiesa risultano essere raffigurate delle croci patenti inscritte nei cerchi, intarsiate in due rosoni, e al di sotto di queste due croci emergono due figure di una regina sull’acqua molto simile alla rappresentazione che si trova nella cripta di Acerenza, e che secondo studiosi richiamerebbe una divinità celtica e mentre risalendo lungo le mura della chiesa madre dedicata a San Nicola, risulta essere incastonata una testa che secondo alcuni potrebbe richiamare la figura del baffometto. Subito dopo il confine con la Basilicata, si erge maestoso il paese di Romagnano, secondo D’Andrea, qui nel paese fantasma a causa del terremoto risultava da foto, essere presente un portale antico con croci che richiamano molto a quelle templari, che a causa di circostanze misteriose è andato perso. Presso Atella, fa notare D’Andrea che ci sono in tre palazzi appartenenti ad una famiglia Saricino del posto, essere presenti tre teste di mori su dei medaglioni; nulla di strano in merito a ciò se non il fatto che, secondo alcuni studi effettuati da studiosi sulla bandiera Sarda che rappresenta anch’essa dei mori bendati, risulti essere collegata direttamente all’antico stemma di Ugo dei Pagani. La domanda che il giovane studioso si fa, è come mai questa famiglia Saracino abbia voluto rappresentare questi mori? O forse è dovuto ad un antico retaggio culturale, o a qualche evento storico collegabile ai Templari, visto anche che, prendendo lo svincolo per Atella dalla potenza Melfi, in direzione opposta per Atella si trova subito il cartello stradale per Forenza, che secondo studiosi avrebbe dato i natali a Ugo dei Pagani. Altri simboli probabili collegati ai templari sarebbero emersi di nuovo a Potenza nel centro storico, D’Andrea fa notare delle strane coincidenze nel centro storico esattamente al lato della cattedrale e di fronte alla chiesa di San Michele, in alcuni portoni sono rappresentate i fiori della vita che secondo studiosi risulterebbe rientrare nella simbologia templare; e quindi D’Andrea si pone questa domanda: visto che dai suoi studi nel centro storico sono emersi altri segni e visto che anche il fiore della vita rientrerebbe nella simbologia templare, quei due fiori presenti potrebbero essere direttamente collegabili ai templari?Il giovane studioso fa anche notare che le croci patenti che erano usate dai templari, le possiamo trovare anche su alcuni stemmi della provincia di Potenza, quali: Brindisi di Montagna, Noepoli, Episcopia, mentre a Francavilla sul Sinni presenta una croce potenziata, e Corleto Perticare presenta un Agnus Dei. Oltre a questa strana presenza di croci che si avvicinano molto alla simbologia templare negli stemmi, D’Andrea fa notare che in alcuni paesi quali: Abriola, Vietri, Balvano, Satriano, Lagonegro, Savoia, Genzano, Moliterno, Lavello, all’interno di questi paesi si possono trovare su di alcuni portoni incastonate ai piedi delle croci che richiamano molto la simbologia templare.
______________________________________________________________

Nessun commento:

Posta un commento