Oppido Lucano ( Pz) - Nell’ambito della manifestazione “Arte sacra antica e contemporanea” promossa dall’Associazione culturale Artitudo, in collaborazione con i Padri Francescani del Convento di Sant’ Antonio di Oppido Lucano e la Cineteca Lucana, la mostra di Arte Contemporanea dell’artista romano Federico Cozzucoli intitolata "Il Dialogo" che sarà visitabile fino al 9 maggio. L’evento rientra nella Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Allestito nel meraviglioso contesto del Convento di Sant’Antonio, il progetto prevede che le opere del Cozzucoli dialoghino con gli affreschi del 1548 di Giovanni Todisco da Abriola. Verrà inoltre redatto un catalogo critico a cura di Erica Olmetto. Contestualmente si potrà ammirare una esposizione di Arte Sacra curata della Cineteca Lucana che ripercorre i passi più significativi che la Chiesa ha compiuto per diffondere la Dottrina Cristiana. L’intera manifestazione punta a valorizzare la presenza dei Padri Francescani che quest’anno festeggiano l’ottocentesimo anno dalle origini dell’ Ordine e della loro presenza ad Oppido fin dal 1482. Ancora, vuole essere un’occasione per celebrare l’arte sacra “antica” presente in tante chiese e conventi della Basilicata mettendola a confronto con le opere di arte sacra contemporanea.A questo scopo è stato bandito un Concorso dal titolo “L’arte sacra secondo me”, che vedrà impegnati nella produzione di elaborati i giovani delle Scuole Medie Inferiori ed Elementari del centro lucano e dei paesi in cui il Todisco ha operato: Abriola ( paese natìo) Anzi, Laurenzana, Cancellara, Avigliano e Rivello.
Dal testo critico in catalogo a cura di Erica Olmetto: ”Grazie all’arte il ruolo dell’artista (F.Cozzucoli) in questo contesto diventa funzionale alla propria poetica ma anche al luogo sacro in cui si accinge ad operare, offrendo dal punto di vista artistico e culturale momenti di riflessione verso temi di importanza storica e contemporanea. L’installazione delle opere, realizzate con tecnica mista e spesso con l’ausilio della fotografia e della pittura, segue la successione delle stanze dove si trovano gli affreschi di Giovanni Todisco da Abriola, costruendo in sequenza un percorso narrativo di integrazione e rafforzamento in chiave contemporanea delle immagini preesistenti e del loro significato religioso”.
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