lunedì 7 giugno 2010

“BASILICATA COAST TO COAST”: CALA IL SIPARIO SULL’EDUCATIONAL E PRESS TOUR

Gli scogli della costa Tirrenica e la linearità delle spiagge ioniche. Il passato: custodito a Metaponto e Policoro tra le Tavole Palatine e il Museo Nazionale della Siritide. Il presente, con il verde incontaminato del Pollino ammaliato dalla sinuosità del Pino Loricato. I calanchi di Aliano e Matera che, grazie al gioco del Sasso Barisano e quello Caveoso sembra una “farfalla”.
Tutto questo è la Basilicata, terra che non si racconta, se non per indurre a visitarla e viverla.
Lo faranno con clienti e soci i Tour Operators, le agenzie di viaggio e i Cral toscani ed emiliani che hanno partecipato all’Educational Tour dell’Agenzia di Promozione Territoriale regionale. Lo faranno con i lettori, potenziali turisti, i tre giornalisti napoletani ospiti dell’Apt nell’ambito del Press Tour che si è dispiegato dal 4 al 6 giugno scorsi.
“Basilicata coast to coast” il titolo di entrambe le iniziative ispirate dal film di Rocco Papaleo per far conoscere la regione come ancora in pochi hanno fatto, direttamente sul posto, così da scoprirne i colori, gustarne i sapori, testarne l’ospitalità.
Giuliano Pedrelli, del Cral Acma-Gd di Bologna ha apprezzato le strutture ricettive visitate “per l’ottimo livello che le contraddistingue, legato alla comodità e all’accoglienza, le quali, con occhio di riguardo alla semplificazione dell’accessibilità, in alcuni casi, potrebbero rappresentare punti di eccellenza ineguagliabili”.
Nella consapevolezza che strumenti come educational e press tour non possono rivelarsi esaustivi perché la regione offre altro ancora rispetto ai percorsi proposti, entrambi sono indispensabili però a svelare l’esistenza di posti come “Maratea, Aliano, Matera – ha detto Pedrelli – dove intendo tornare con un gruppo perché affascinanti e destinati a rimanere a lungo impressi nella memoria”.
Immaginava una Basilicata più “brulla” Cristina Palazzeschi, dell’Adv Pratur, invece si è trovata “davanti ad un paesaggio del tutto inatteso, abbracciato da un verde curato, e costellato da strutture ricettive dall’arredamento ricercato”.
In Basilicata Gabriele Franchi, dell’associazione bolognese Arcibrecht, non c’era mai stato, “perché lontana dall’Emilia – ha commentato - ma vale la pena arrivare fin qui, in una terra ricca di tutto ciò che non si pensa di poter trovare. Il mio, ha aggiunto, vuol essere un monito a migliorare l’accessibilità per consentire a tutti di riempirsi gli occhi di simili meraviglie”.
Percorsi diversi per le due iniziative offerte dall’Agenzia di Promozione Territoriale, ma sensazioni comuni.
Riconoscendo come “non stupisce che registi di fama mondiale abbiano scelto questa regione per girare i loro film”, Eduardo Cagnazzi, penna di “Porti e Diporti” e “Il Roma”, ha inconsapevolmente condiviso l’osservazione di Franchi.
La Basilicata non sarebbe un “mistero” per molti più turisti se “si puntasse a potenziarne i trasporti, dotando una meta della portata di Matera di una stazione ferroviaria”.
Strategica, per Vera De Luca, giornalista de “Il Golfo”, la scelta dell’Apt di puntare sul turismo di prossimità, creando questa rete con regioni limitrofe come Campania, Puglia, e Lazio”. Un’idea che favorisce la scoperta nella scoperta: “La bella Basilicata, parte di una bella Italia”. Stupefacente, poi, lo spettacolo cui si assiste “arrampicandosi” sui sentieri del Parco Nazionale del Pollino: “Non si può non riconoscere che il versante lucano è ben curato rispetto a quello del territorio calabrese, e al centro di iniziative come il ‘matrimonio tra gli alberi’ celebrato nei diversi comuni che in esso ricadono”.
Per rendere merito a quanto può rappresentare un viaggio attraverso la Basilicata, Harry De Luca, de “L’Avanti”, nei suoi articoli non potrà fare a meno di sottolineare che “una delle ricchezze lucane risiede nel possedere un patrimonio che conserva il suo passato nel presente”.
Tra i Sassi, a Matera, echeggia un suono: “Cuccù”. E’ un simbolo della città, un piccolo gallo, il Cuccù, appunto, frutto del lavoro degli artigiani locali in passato considerato un portafortuna. E la credenza sopravvive ancora oggi. Per questo ne è stato distribuito uno per ogni partecipante, per regalare anche una traccia visibile della Basilicata, dopo quelle lasciate negli occhi, e nel cuore.
Comunicato stampa APT Basilicata
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