In occasione dell’uscita del libro ‘ECHI NELLA VALLE’ di GIUSEPPE BRANCALE (Sant’Arcangelo, PZ, 1925 - Firenze 1979), mercoledì 24 e giovedì 25 a Cascina il Centro di Studi Umanistici dell’Abbazia di San Savino promuoverà un convegno con le scuole su ‘L’altra faccia del Sud’, e un confronto su GIUSEPPE BRANCALE, nei quali verranno presentate e messe a confronto le figure di LEVI, SCOTELLARO e GIUSEPPE BRANCALE, insieme a quelle di altri scrittori. Nel corso delle due giornate con le scuole, saranno distribuiti ai ragazzi 1.000 copie di “PER CONOSCERE GIUSEPPE BRANCALE” - un piccolo tributo ai due libri (Il rinnegato e Gli Echi nella valle) per facilitarne o sensibilizzarne la conoscenza e l’eventuale acquisto del libro. Inoltre saranno distribuiti ai ragazzi 1.000 copie di fascicoli informativi degli altri autori legati a Brancale - sia umanamente che concettualmente - come CARLO LEVI e ROCCO SCOTELLARO.
Il romanzo, ambientato in BASILICATA, racconta le vicende parallele di Marco Laviano (in epoca romana) e Andrea Salinatore (tra la guerra d’Etiopia, la seconda guerra mondiale e il secondo dopoguerra). Marco è un romano di adozione: è stato infatti raccolto da piccolo, dopo che la sua famiglia è stata dispersa da un attacco dei pirati. Diventato ufficiale dell’esercito, viene mandato in Lucania a tenervi il controllo di Roma durante la sanguinosa guerra che vede contrapposta la città che si avvia a diventare “caput mundi” agli antichi abitanti della BASILICATA. Mentre è assente dal suo presidio la vendetta dei suoi stessi compatrioti si compie implacabile: i suoi soldati sono uccisi, nemmeno la moglie è risparmiata. Marco non resiste allo spettacolo, il dolore lo abbatte. Sarà seppellito nella fortezza che era chiamato a presidiare, e una lapide ricorderà il suo nome. Passano venti secoli e nel frattempo nessuno è entrato nella torre, un luogo tetro da cui si diffondono voci indefinite che spaventano la popolazione. Il contadino e pastore Andrea Salinatore, discendente del centurione, è ossessionato da incubi in cui vive un’esistenza non sua, una vita antica da cui è lontano e in cui, pure, si immedesima. Dopo le guerre in Etiopia e Libia, le visioni lo spingono verso la misteriosa torre, dove si reca in compagnia di un mago. Sarà un cammino verso i fantasmi del passato, culminante in una rivelazione che Andrea non potrà raccontare.
Il romanzo, ambientato in BASILICATA, racconta le vicende parallele di Marco Laviano (in epoca romana) e Andrea Salinatore (tra la guerra d’Etiopia, la seconda guerra mondiale e il secondo dopoguerra). Marco è un romano di adozione: è stato infatti raccolto da piccolo, dopo che la sua famiglia è stata dispersa da un attacco dei pirati. Diventato ufficiale dell’esercito, viene mandato in Lucania a tenervi il controllo di Roma durante la sanguinosa guerra che vede contrapposta la città che si avvia a diventare “caput mundi” agli antichi abitanti della BASILICATA. Mentre è assente dal suo presidio la vendetta dei suoi stessi compatrioti si compie implacabile: i suoi soldati sono uccisi, nemmeno la moglie è risparmiata. Marco non resiste allo spettacolo, il dolore lo abbatte. Sarà seppellito nella fortezza che era chiamato a presidiare, e una lapide ricorderà il suo nome. Passano venti secoli e nel frattempo nessuno è entrato nella torre, un luogo tetro da cui si diffondono voci indefinite che spaventano la popolazione. Il contadino e pastore Andrea Salinatore, discendente del centurione, è ossessionato da incubi in cui vive un’esistenza non sua, una vita antica da cui è lontano e in cui, pure, si immedesima. Dopo le guerre in Etiopia e Libia, le visioni lo spingono verso la misteriosa torre, dove si reca in compagnia di un mago. Sarà un cammino verso i fantasmi del passato, culminante in una rivelazione che Andrea non potrà raccontare.
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