
Il monologo, accompagnato da canti e brani musicali, è la rievocazione storica di una rivolta e dell’illusione del popolo meridionale di liberarsi, tramite il brigantaggio, dell’occupazione piemontese e delle angherie secolari dei Galantuomini. Serafina, figlia di uno di questi, racconta dei cinque anni di vita trascorsi nei boschi accanto ad Antonio Franco e alla sua banda, della nascita di loro figlio, del tradimento e della cattura, della fucilazione del suo uomo e dei vent’anni trascorsi lì dentro. Le vicende e i fatti narrati traggono spunto da documenti e fonti storiche (alcune delle quali spesso tralasciati dalla storiografia ufficiale) ai quali si uniscono storie e racconti tramandati dalla tradizione orale. In scena gli attori rappresentano un quadro storico complesso e controverso, fatto di continui drammi, di capovolgimenti, di giustizie sommarie, di ingiustizie, di morti ammazzati, di speranze e di libertà.
L'allestimento è a cura della compagnia professionale lucana “La Mandragola Teatro”. Partners della rassegna, a cura dell’Associazione “Le Valli del Teatro”, la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, il Programma Operativo Val d’Agri e i Comuni di Satriano di Lucania, Moliterno, Sasso di Castalda, Stigliano, Marsicovetere e Sant’Arcangelo.
Non mancate!
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