Un’anteprima di tutto rispetto, quella che l’Onyx sta preparando per il 25 agosto a partire dalle 19,30 nella terrazza delle Monacelle.
La serata, che anticiperà gli elementi principali del Gezziamoci 2010, sarà interamente dedicata alla figura di Carlo Aymonino, progettista di straordinario impatto sulla sviluppo della città.
L’architetto Gigi Acito ricorderà Aymonino nel corso di un incontro che consentirà un viaggio nel tempo attraverso l’attività che segnò un momento storico di grande importanza per Matera.
«Abbiamo scelto questa formula – spiega Gigi Esposito, presidente dell’Onyx – perché la nostra rassegna e tutte le nostre attività, sono un omaggio alle nostre strade, alle piazze, ai quartieri e riteniamo, per questo, doveroso rendere omaggio ad un personaggio che ne ha disegnato con sguardo lungimirante e attento, la crescita.
Affidare la descrizione a Gigi Acito rappresenta inoltre – prosegue Esposito – un momento molto importante per tutti noi. La sua opera per la tutela e valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e artistico di Matera (come è accaduto con il Boschetto e attualmente con il Parco del Castello Tramontano) è la prova della passione con cui si può difendere un territorio e trasformarlo in valore aggiunto.
Crediamo che questo sia il modo migliore per anticipare il Gezziamoci che non può essere considerato elemento estraneo al luogo in cui ogni anno svolge uno degli appuntamenti consueti dell’estate materana».
La serata, che anticiperà gli elementi principali del Gezziamoci 2010, sarà interamente dedicata alla figura di Carlo Aymonino, progettista di straordinario impatto sulla sviluppo della città.
L’architetto Gigi Acito ricorderà Aymonino nel corso di un incontro che consentirà un viaggio nel tempo attraverso l’attività che segnò un momento storico di grande importanza per Matera.
«Abbiamo scelto questa formula – spiega Gigi Esposito, presidente dell’Onyx – perché la nostra rassegna e tutte le nostre attività, sono un omaggio alle nostre strade, alle piazze, ai quartieri e riteniamo, per questo, doveroso rendere omaggio ad un personaggio che ne ha disegnato con sguardo lungimirante e attento, la crescita.
Affidare la descrizione a Gigi Acito rappresenta inoltre – prosegue Esposito – un momento molto importante per tutti noi. La sua opera per la tutela e valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e artistico di Matera (come è accaduto con il Boschetto e attualmente con il Parco del Castello Tramontano) è la prova della passione con cui si può difendere un territorio e trasformarlo in valore aggiunto.
Crediamo che questo sia il modo migliore per anticipare il Gezziamoci che non può essere considerato elemento estraneo al luogo in cui ogni anno svolge uno degli appuntamenti consueti dell’estate materana».
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