sabato 21 marzo 2009

CINEMA: DALLA LUCANIA A HOLLYWOOD, L'IRRESISTIBILE ASCESA DI JOE CAPALBO


Dalla Lucania a Hollywood e ritorno. "Potrebbe essere il titolo di un film sulla mia vita", dice Joe Capalbo, applaudito interprete per registi di fama internazione del calibro di Mel Gibson, Peter Greenaway e Abel Ferrara, che pero' ama definirsi "attore contadino" e che proprio nella sua nuova pellicola da protagonista, "Legami di sangue" di Paola Columba, in uscita il 27 marzo, torna alle sue origini interpretando il primo di tre fratelli di un famiglia contadina, sospesa tra medioevo e modernita' nella campagna molisana.
Dopo aver recitato nel ruolo di Cassio Longino in 'The Passion' di Mel Gibson nel 2002, ne 'Le valigie di Tulse Luper Parte 3' di Peter Greenaway nel 2004 e in 'Mary' di Abel Ferrara nel 2005 (con Ferrara e' tornato sul set anche per 'Napoli, Napoli, Napoli' di prossima uscita), Capalbo, che e' noto ai frenquentatori delle notti romane anche come proprietario del famoso club-disco Akab del quartiere Testaccio, sembra avere trovato a 53 anni il suo momento di grazia e -aggiunge lui in un'intervista all'ADNKRONOS- "la ricompensa a tanti anni di gavetta e sacrifici, affrontati senza compromessi". Tra il 2003 ed oggi ha girato circa 30 film, ha tre film in uscita e due in post-produzione e nei prossimi mesi sara' su altri tre importanti set.
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