lunedì 11 maggio 2009

Vini DOC: sono 4 quelli lucani

Salgono a quattro i vini a Denominazione di origine controllata (Doc) della Basilicata. Dopo l’Aglianico del Vulture, il Terre dell’Alta Val d’Agri e il Matera, all’elenco si aggiunge il Grottino di Roccanova, riconosciuto a Doc nella riunione del 7 maggio scorso dal “Comitato nazionale vini” del Ministero delle Politiche agricole, che appunto presiede all’attribuzione delle denominazioni.Il Grottino di Roccanova si fregiava già del riconoscimento Igt (Indicazione geografica tipica) ottenuta nel 2000. “Per entrambe le certificazioni – riferisce una nota dell’Alsia - determinante è stata l’attività di animazione territoriale dell’Alsia e, in particolare, dell’Azienda agricola sperimentale dimostrativa Baderta delle Murgine di Aliano, realizzata d’intesa col Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, con gli Enti locali, con la Comunità Montana Medio Agri e con il Gal Akiris. Una sinergia che ha coinvolto i vitivinicoltori della zona, portandoli a costituire nell’aprile del 2006 il “Comitato promotore per la Doc”, e quindi giungendo in poco tempo, con la collaborazione della Camera di commercio di Potenza, al nuovo riconoscimento.Tra i lavori in cantiere da parte dell’Agenzia e della Comunità Montana Medio Agri, vi è il progetto della costituzione di un’associazione che vinificherà uve provenienti da vigneti a rischio di abbandono nell’area di produzione del Grottino di Roccanova.
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