lunedì 24 maggio 2010

IL REGISTA LUCANO GIUSEPPE MARCO ALBANO AL GIFFONI FILM FESTIVAL PER RACCONTARE L’ORIENTE

Era uno dei suoi attori preferiti fin da piccolo, vedeva e collezionava tutti i suoi film, ed ora lo ha raccontato a modo suo, quel personaggio con “gli occhi a mandorla”! Chi di noi non ha mai sognato di conoscere il grande maestro di arti marziali, Bruce Lee. Il regista Giuseppe Marco Albano racconta una storia di integrazione culturale che ha come protagonista un bambino di nazionalità cinese, alle prese con l’inserimento in una nazione radicalmente diversa, una storia interculturale. In pochi mesi di distribuzione l’opera inizia a collezionare premi e nuovi traguardi, in primis la finalissima al Giffoni Film Festival, il Festival del Cinema dei ragazzi che si tiene a Luglio nella piccola cittadina di Giffoni Valle Piana in provincia di Salerno. Per il secondo anno consecutivo Albano calpesta il Red Carpet Campano sotto gl’occhi vigili della giovanissima giuria, che ha ancora impressa negl’occhi il pluripremiato “Il cappellino”.Xie Zi fin ad ora ha vinto la Manovella d’Oro al Solofra Film Festival e Premio del pubblico, mentre al Capri Film Festival porta a casa il Premio Ferrarelle per la miglior sceneggiatura; in questi ultimi giorni vince la prima edizione del Festival corto Castiglionese di Castiglion Fiorentino come miglior cortometraggio Italiano. Ma non sono solo i premi a fare di un cortometraggio un opera da non sottovalutare; il tema trattato, dice lo stesso Albano, è utile alla nostra società per capire bene in quale epoca stiamo vivendo e soprattutto ci aiuta ad aprire i nostri orizzonti verso un mondo nuovo, fatto di culture multietniche, di colori e sapori diversi, non da denigrare o escludere bensì da conoscere e apprezzare.Frasi ed affermazioni quali “Questi Cinesi, hanno rovinato il mercato!!!”, “Questi cinesi hanno rovinato la nostra economia, andassero a lavorare a casa loro”,hanno circondato ripetutamente la quotidianità del regista attentissimo ai temi sociali; senza nessuna differenza tra piccolo negozio, grandi attività o catene di rivenditori, agli ingressi di ogni esercizio commerciale si avvicendavano qualunquistiche affermazioni riguardanti questa popolazione dagl’occhi a mandorla; improvvisamente i Cinesi erano diventati il Male per antonomasia, crisi e riduzione delle vendite erano gli effetti maggiormente addebitati alla popolazione orientale senza nemmeno uno straccio di prova. Da qui la decisione di realizzare un lavoro che potesse portare un minimo di informazione su questo nuovo fenomeno migratorio, fermarsi alle apparenze non avrebbe risolto nulla se non aumentato quel distacco che divide da troppo tempo culture differenti. Risvegliare la coscienza dei consumatori, cercando di dare un semplice contributo tramite un cortometraggio è diventata la missione del regista Albano, cercando di erigere un argine a sfoghi dettati solo da rabbia e frustrazioni che non avrebbero reso di certo l’Italia un paese migliore.Da qui la storia scritta insieme allo sceneggiatore Giuseppe G. Stasi, che racconta la vita di due persone, un uomo Italiano (Antonio Andrisani) e un bambino Cinese (Yang Long-Long), che un giorno per caso si ritrovano legati l’uno all’altro.Il cortometraggio organizzato dall’Associazione Culturale Basiliciak e prodotto dalla casa cinematografica Logic Film con il patrocinio del Comune di Matera è stato girato interamente nella città dei sassi nel mese di Settembre ed ora è in giro nei Festival Italiani ed Internazionali.

Fonte: http://www.artepress.it/
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