venerdì 15 ottobre 2010

DA POLICORO LA POP ART MADE IN BASILICATA: LETRISxox… What is?


Letrisxox, è un mondo fantastico e colorato dove tutto si mescola e prende forma, dando vita a concetti sottili e impercettibili agli occhi di chi si sofferma solo all’involucro e non al contenuto.
Tutto ciò avviene perché il concetto moda è stato travisato in molti dei suoi aspetti. Partendo dal principio, occorre precisare che il termine moda deriva dal latino “modus” e nel suo significato più ampio indica una "scelta" compiuta in base a criteri di gusto. Esso può anche intendersi, anche, come un processo di regolamentazione sociale in cui il gusto individuale fa i conti con i codici dettati dalla società o socialità; quest’ultima detta regole, a cui riferirsi e determina periodicamente ciò che in ogni epoca è di moda.
Il filosofo Georg Simmel, all'inizio del Novecento, sostiene che la moda sia un'imitazione di un modello dato.
Secondo me questo principio è valido tutt’oggi anche se per far si che la moda sia sempre nuova, essa ha bisogno di una sua anti-moda.
Concetto che può apparire contraddittorio ma che caratterizza uno dei tanti paradossi della moda. Difatti, Simmel disse che vestirsi fuori moda può diventare di moda in molte società. Ad es., se analizziamo lo stile Grunge, nato intorno al 1990 a Seattle e portato poi alla ribalta da un certo Kurt Kobain, in pochi mesi divenne un vero stile, tanto che stilisti del calibro di Anne Sui, Perry Ellis e Marc Jacobs l’hanno portato sulle passerelle del pret-a-porter. Questo significa che occorre osservare il sistema moda nella sua totalità, antimode comprese. Quindi, Letrisxox è al tempo stesso in e out, dipende dal soggetto che osserva l’involucro.
Tornando a noi, lo stile Letris nasce da un mix di idee, concetti e filosofie tipiche della Pop Art; ovvero dal movimento artistico nato intorno agli anni cinquanta negli stati uniti e in gran bretagna.
Tale corrente si ispira alla società consumista ed alla cultura popolare, prendendo spunto da fumetti, pubblicità e prodotti del consumo di massa, che spesso diventano i soggetti delle opere di pop art.
Ed è proprio dall’incontro tra arte e cultura dei mass-media che nacque la pop art.
Gli artisti pop non solo adottano le immagini e gli oggetti della realtà urbana e quotidiana (l'automobile, i prodotti di consumo e industriali, i personaggi famosi), ma anche la tecniche dei mass media, come la fotografia la stampa i fumetti e la pubblicità. Il mondo Letris riprende da tale corrente i colori vivaci e le diverse e fantasiose tecniche creative, come l’assemblaggio e l’unione di materiali totalmente differenti fra loro.
Le creazioni Letris traggono spunto, anche, dal giocoso mondo dei bambini rubandone fugacemente materiali e idee che noi adulti, oramai,abbiamo riposto nel cassetto dei ricordi.
Spesso sono le cose più semplici ad essere le più belle; forse è proprio per tale ragione che le accantoniamo. L’uomo in generale è portato ad inseguire, per sua natura, situazioni e mondi complicati.
Ogni singolo elemento preso in considerazione viene decontestualizzato e ricontestualizzato, a sua volta, in nuovi concetti.
Arte, idee, concetti, stili di vita e tanto altro si mescolano fra loro.
Orecchini, anelli ,collane, abiti e tutto ciò che concerne il sistema fashion si appropria dei concetti cardini della filosofia dadaista, ovvero la
decontestualizzazione ed il ready –made, e grazie a questi ultimi principi essi acquisiscono nuovi significati e valori.
Il Dadaismo nega tutti i valori e canoni estetici dell'arte tradizionale.
Un notevole contributo dato alla definizione di una nuova estetica è dato dai «ready-made».Essi, sono un’invenzione di Marcel Duchamp, il quale inventa anche il termine per definirli, che in italiano significa approssimativamente «già fatti», «già pronti». Il ready-made è un comune manufatto di uso quotidiano (un attaccapanni, uno scolabottiglie, un orinatoio, ecc.) che assurge ad opera d'arte una volta prelevato dall'artista e posto così com'è in una situazione diversa da quella di utilizzo, che gli sarebbe propria. Il valore aggiunto dell'artista è l'operazione di scelta, o più propriamente di individuazione casuale dell'oggetto, di acquisizione e di isolamento dell'oggetto.
Il primo «ready-made» di Duchamp fu la ruota di bicicletta nel 1913.
Poi, Fontana 1917 e la Monna Lisa con baffi e pizzetto di L.H.O.O.Q. del 1919.
Il binomio arte-moda è uno dei punti cardine di questo brand,, poiché in entrambe si riflettono la società e gli usi e consumi di un determinato periodo; uno riflette l’altro e trae spunto dall’altro. Da tutto ciò, si può detrarre che nel mondo Letris, quindi , qualsiasi elemento può trasformarsi in accessorio o abito!
In questa immagine, sono presenti tutti gli elementi sopraindicati.
L’elemento principale è la decontestualizzazione.
Lo stendino viene privato della sua canonica funzione, ovvero stendere gli indumenti, e diventa “arte”; viene dipinto con i colori accesi della Pop Art ed utilizzato per esporre i figurini di moda che rappresentano e parlano di Letris xox .
Al contrario, le t-shirt donna e uomo e gli abiti sono appesi sulle stampelle fluo alla rete metallica.
Le ragazze giocano con i figurini di moda e usano quest’ultimi come foto segnaletiche,tutto diventa un gioco! Ovviamente, le ragazze indossano solo ed esclusivamente capi Letris.
Rossella Stigliano, una giovane artista emergente lucana nata a Stigliano e residente a Policoro, da più di 8 anni gira l’Italia con l’intento di acquisire nozioni e capacità inerenti al sistema moda.
Da molti anni collabora con l’hair stylist Emilio Labriola,partecipando a sfilate , mostre e fiere (Scanzano, Potenza, Rimini, Bologna).
A Roma ha esposto la sua collezione al Circolo degli artisti.
Un paio di anni fa ha partecipato come artista e stilista alle Vie dell’Arte a Tursi e la scorsa estate ha partecipato al “Letrisxox, è un mondo fantastico e colorato dove tutto si mescola e prende forma, dando vita a concetti sottili e impercettibili agli occhi di chi si sofferma solo all’involucro e non al contenuto.
Tutto ciò avviene perché il concetto moda è stato travisato in molti dei suoi aspetti. Partendo dal principio, occorre precisare che il termine moda deriva dal latino “modus” e nel suo significato più ampio indica una "scelta" compiuta in base a criteri di gusto. Esso può anche intendersi, anche, come un processo di regolamentazione sociale in cui il gusto individuale fa i conti con i codici dettati dalla società o socialità; quest’ultima detta regole, a cui riferirsi e determina periodicamente ciò che in ogni epoca è di moda.
Il filosofo Georg Simmel, all'inizio del Novecento, sostiene che la moda sia un'imitazione di un modello dato.
Secondo me questo principio è valido tutt’oggi anche se per far si che la moda sia sempre nuova, essa ha bisogno di una sua anti-moda.
Concetto che può apparire contraddittorio ma che caratterizza uno dei tanti paradossi della moda. Difatti, Simmel disse che vestirsi fuori moda può diventare di moda in molte società. Ad es., se analizziamo lo stile Grunge, nato intorno al 1990 a Seattle e portato poi alla ribalta da un certo Kurt Kobain, in pochi mesi divenne un vero stile, tanto che stilisti del calibro di Anne Sui, Perry Ellis e Marc Jacobs l’hanno portato sulle passerelle del pret-a-porter. Questo significa che occorre osservare il sistema moda nella sua totalità, antimode comprese. Quindi, Letrisxox è al tempo stesso in e out, dipende dal soggetto che osserva l’involucro.
Tornando a noi, lo stile Letris nasce da un mix di idee, concetti e filosofie tipiche della Pop Art; ovvero dal movimento artistico nato intorno agli anni cinquanta negli stati uniti e in gran bretagna.
Tale corrente si ispira alla società consumista ed alla cultura popolare, prendendo spunto da fumetti, pubblicità e prodotti del consumo di massa, che spesso diventano i soggetti delle opere di pop art.
Ed è proprio dall’incontro tra arte e cultura dei mass-media che nacque la pop art.
Gli artisti pop non solo adottano le immagini e gli oggetti della realtà urbana e quotidiana (l'automobile, i prodotti di consumo e industriali, i personaggi famosi), ma anche la tecniche dei mass media, come la fotografia la stampa i fumetti e la pubblicità. Il mondo Letris riprende da tale corrente i colori vivaci e le diverse e fantasiose tecniche creative, come l’assemblaggio e l’unione di materiali totalmente differenti fra loro.
Le creazioni Letris traggono spunto, anche, dal giocoso mondo dei bambini rubandone fugacemente materiali e idee che noi adulti, oramai,abbiamo riposto nel cassetto dei ricordi.
Spesso sono le cose più semplici ad essere le più belle; forse è proprio per tale ragione che le accantoniamo. L’uomo in generale è portato ad inseguire, per sua natura, situazioni e mondi complicati.
Ogni singolo elemento preso in considerazione viene decontestualizzato e ricontestualizzato, a sua volta, in nuovi concetti.
Arte, idee, concetti, stili di vita e tanto altro si mescolano fra loro.
Orecchini, anelli ,collane, abiti e tutto ciò che concerne il sistema fashion si appropria dei concetti cardini della filosofia dadaista, ovvero la
decontestualizzazione ed il ready –made, e grazie a questi ultimi principi essi acquisiscono nuovi significati e valori.
Il Dadaismo nega tutti i valori e canoni estetici dell'arte tradizionale.
Un notevole contributo dato alla definizione di una nuova estetica è dato dai «ready-made».Essi, sono un’invenzione di Marcel Duchamp, il quale inventa anche il termine per definirli, che in italiano significa approssimativamente «già fatti», «già pronti». Il ready-made è un comune manufatto di uso quotidiano (un attaccapanni, uno scolabottiglie, un orinatoio, ecc.) che assurge ad opera d'arte una volta prelevato dall'artista e posto così com'è in una situazione diversa da quella di utilizzo, che gli sarebbe propria. Il valore aggiunto dell'artista è l'operazione di scelta, o più propriamente di individuazione casuale dell'oggetto, di acquisizione e di isolamento dell'oggetto.
Il primo «ready-made» di Duchamp fu la ruota di bicicletta nel 1913.
Poi, Fontana 1917 e la Monna Lisa con baffi e pizzetto di L.H.O.O.Q. del 1919.
Il binomio arte-moda è uno dei punti cardine di questo brand,, poiché in entrambe si riflettono la società e gli usi e consumi di un determinato periodo; uno riflette l’altro e trae spunto dall’altro. Da tutto ciò, si può detrarre che nel mondo Letris, quindi , qualsiasi elemento può trasformarsi in accessorio o abito!
In questa immagine, sono presenti tutti gli elementi sopraindicati.
L’elemento principale è la decontestualizzazione.
Lo stendino viene privato della sua canonica funzione, ovvero stendere gli indumenti, e diventa “arte”; viene dipinto con i colori accesi della Pop Art ed utilizzato per esporre i figurini di moda che rappresentano e parlano di Letris xox .
Al contrario, le t-shirt donna e uomo e gli abiti sono appesi sulle stampelle fluo alla rete metallica.
Le ragazze giocano con i figurini di moda e usano quest’ultimi come foto segnaletiche,tutto diventa un gioco! Ovviamente, le ragazze indossano solo ed esclusivamente capi Letris.
Rossella Stigliano, una giovane artista emergente lucana nata a Stigliano e residente a Policoro, da più di 8 anni gira l’Italia con l’intento di acquisire nozioni e capacità inerenti al sistema moda.
Da molti anni collabora con l’hair stylist Emilio Labriola,partecipando a sfilate , mostre e fiere (Scanzano, Potenza, Rimini, Bologna).
A Roma ha esposto la sua collezione al Circolo degli artisti.
Un paio di anni fa ha partecipato come artista e stilista alle Vie dell’Arte a Tursi e la scorsa estate ha partecipato al “Secondo Festival della Creatività” organizzato dai Gd di Policoro con una mostra molto particolare, ricca di momenti con scenette, balli, improvvisazione: il tutto seguito dagli obiettivi dei fotografi Pietro Moliterni e Giuseppe Manzi , entrambi di Matera.
La Basilicata è una regione ricca di talenti e la sua grande pecca è quella di non saperli apprezzare e promuovere; per tale motivo molti ragazzi fuggono da questa terra. Enti lucani vi chiedo una cosa “promuovete i giovani artisti e non fate diventare la Basilicata una terra spenta”.

Foto di Pietro Moliterni / Giuseppe Manzi
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